Barcellona galleggia sul mare tranquillo.
È una barca gigante di vele e motori
con le palme nel posto degli alberi
e le torri moderne come enormi camini.
Il cielo di sopra è di nuvole ferme di vento.
Guardarle dal monte la forza e la grazia
disseminate nei quadri degli isolati
ti apre e poi ti comprime il torace.
Dal qui pare che non ci sia neanche uno
laggiù ad abitarla tra le case e le strade.
Eppure c'è un'incredibile danza di vita
nelle vie medievali e nei grandi viali.
Io resto così tra visioni e pensieri a metà
tra l'assenza e l'essenza. Lieve e pesante.
Tra un vuoto di tutto e un pieno di niente.
Ma il salino dell'aria si sente anche dentro.
